Beati i perseguitati a causa della giustizia perché di essi è il regno dei cieli
Gigio Brunello e Gyula Molnar

09/10/2020 - 21:00
Casa del Teatro Ragazzi e Giovani (Sala Grande) - Torino

Durata: 65 min.
di
Gigio Brunello e Gyula Molnar
con
Gigio Brunello
Lo spettacolo, ripreso dal vivo, sarà online dal 12 mattina per i 2 giorni successivi.
Baracca e burattini si prestano, con coraggiosa irriverenza, a diventare lo scenario inedito di un colloquio tra il burattino più famoso del mondo, Pinocchio, e il Figlio dell’Uomo, Gesù Nazareno, – entrambi figli di falegname – intorno a una delle più toccanti beatitudini del Vangelo, quella che rende omaggio ai perseguitati a causa della giustizia.
Una struggente riflessione sul tema della libertà e della prigionia.
Dietro alle sbarre i protagonisti, dialogano, uno con voce profonda di profeta visionario, l’altro con inconfondibile accento toscano. Raccontano il camminare liberi, la brutalità dell’improvvisa, inspiegabile reclusione. Non si arrendono neppure quando i chiavistelli stridono e una voce chiama verso un destino prevedibilmente tragico. Indomabili, dal fondo delle opprimenti celle buie non cessano di evocare abbaglianti paesaggi di luce e libertà.
PINOCCHIO: Basterebbe ci fosse qui la Fata Turchina. Lei può trasformare queste sbarre in gambi di girasole e il chiavistello in un‘anguilla viva (…) che ci credi te ne’ miracoli?
GESÙ: Devi essere molto giovane tu.
PINOCCHIO: L’età non C’ENTRA per nulla. E’ da quando son nato che non sono più cresciuto…
*** Precede lo Spettacolo la Conferenza Teatrale ***
MIRACOLI. IL RACCONTO DI UN BURATTINAIO.
a cura di
Gigio Brunello e Lanfranco Lanza
con
Gigio Brunello
Durata 30’ |
Riflessioni, appunti sparsi di drammaturgia che Gigio Brunello svolge proponendosi al pubblico libero da copione, circondato dai suoi materiali di scena. Teste di legno, oggetti e sculture, pezzi di spettacolo accumulati negli anni che ci fanno entrare dentro l’immaginario di un burattinaio.
Nelle trame del teatro di Gigio Brunello l’elemento religioso occupa un posto centrale, sia quando è utilizzato letteralmente come miracolo ad opera di un santo (Santi e Briganti, Il miracolo della mula, Nasi fini. Viaggio sentimentale di un pacco, Circumvesuviana) sia quando appare sotto forma di meccanismo manovrato dal burattinaio stesso, il deus ex machina che dà il soffio della vita alle cose inanimate (Vite senza fine, La grande guerra del sipario)
In Beati i perseguitati… dialogo di Gesù e Pinocchio incarcerati il tema del miracolo è affrontato frontalmente dai protagonisti della piece. Gesù, che in materia se ne intende, fa notare a Pinocchio che immancabilmente tutti i miracoli finiscono per scontentare qualcuno.
Ma nelle aspirazioni e i desideri di chi si aspetta il miracolo ci può essere poesia e di questa ogni storia ha bisogno. Nelle sue storie l’elemento miracoloso è affidato a piccoli accadimenti, il un arbusto rinsecchito
che fiorisce (Il naso di Pinocchio), la nascita di un bimbo-burattino (Colombina partorisce nella scena finale de La carota). Altre volte è risolto con meccanismi minimali, una ruota che gira nell’acqua corrente (Vite senza fine)
GIGIO BRUNELLO è autore di teatro, attore e burattinaio. Per la sua attività di sperimentazione e innovazione nel teatro di figura ha ricevuto numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero .dove parecchie sue opere sono state tradotte e rappresentate. (Marionetta d’oro 1997 e 2003 Puppets fest Gorizia, Silvano d’oro 1998 Italia, Sirena d’oro 2002 Italia, Gran Prix Festival Internazionale di Bielorussia 2000, Eolo Awards 2009, Eolo Awards 2012) Negli ultimi dieci anni, spesso in collaborazione con il regista Gyula Molnar, ha presentato al pubblico con il linguaggio dei burattini, delle maschere della Commedia dell’arte e del teatro di figura spettacoli originali e rivisitazioni di classici da Goldoni a Nievo, Buckner , Shakespeare e Leopardi (Operette Morali 1996).
Nel 2002 ha ricevuto il Premio Nazionale Critici di Teatro per l’opera Macbeth all’improvviso. Tra le ultime produzioni: Beati i perseguitati a causa della giustizia perché di essi è il regno dei cieli. Dialogo tra Gesù Nazareno e Pinocchio incarcerati (2005), Vite senza fine. Storie operaie del secolo scorso (2007), Come gli etruschi uscirono dalla crisi (Cta Gorizia 2009) Teste Calde. Storie dell’ottocento (Mittelfest 2011) Lumi dall’alto. Corse clandestine in città.(2014)
Per gli insegnanti e studenti dell’Istituto Luzzatti Gramsci di Mestre ha realizzato il radiodramma Diario di bordo trasmesso integralmente su Radio Tre nella rassegna di teatro contemporaneo Tutto esaurito 2012.
Produzioni del 2016: Il ritorno di Irene ( Prima Nazionale Mittelfest 2016), La grande guerra del sipario (Prima Nazionale Festival Internazionale Incanti 2016)
Ha scritto e diretto per altre Compagnie numerose Commedie vincitrici di Premi importanti ( La leggenda di Coniglio Volante, Premio Eolo 2008 e Premio Puppets Music 2008; Il miracolo della Mula, Premio Eolo 2013
Tournées negli ultimi dieci anni: Canada, Messico, Brasile, Equador, Argentina, Armenia, Spagna, Portogallo, Francia, Austria, Svizzera, Germania, Slovenia, Bielorussia, Russia, Turchia, Libano, Colombia, Guatemala, Mozambico, Eritrea..
GYULA MOLNAR attore, autore, regista di origine ungherese, vive in Italia, lavora e collabora in giro per l’Europa. Docente alla Scuola d’Arte Drammatica Ernst Busch di Berlino presso la facoltà di Teatro di Figura. Da anni conduce laboratori di ricerca su una particolare scrittura scenica che si avvale come fonte di ispirazione dell’improvvisazione creativa tra attore e oggetto.
Casa del Teatro Ragazzi e Giovani (Sala Grande) - Torino
Corso Galileo Ferraris 266/C, 10134 Torino