
Chiudono i teatri, le sale da concerto e in generale i luoghi dove si può fare cultura!
Per questo ci troviamo obbligati a cancellare la seconda parte del Festival Incanti che avrebbe dovuto svolgersi fra novembre e dicembre.
Chiude il Teatro e la Musica, due espressioni culturali di eccellenza! Un’azione che per l’ennesima volta dimostra lo scarso valore che viene dato al settore culturale nel nostro paese, un segnale doloroso per chi ci lavora e per chi crede che la cultura sia essenziale come motore di civiltà ed evoluzione.
I teatri, e molte altre strutture, sono state attenti e per rimettersi faticosamente in piedi hanno applicato e rispettato severamente tutte le regole.
I mesi estivi potevano servire per progettare l’autunno e preparare una organizzazione diversa ma né Regioni né Stato sono riusciti a immaginare, e adesso in mancanza di progettualità si chiude. Come scrive Ascanio Celestini “due paesi vivono uno accanto all’altro, uno civile e rispettoso, l’altro menefreghista e arrogante”, forse dei distinguo bisognerebbe farli!
È doveroso ricordare ancora una volta come fra il pubblico che ha frequentato i teatri fra giugno e ottobre (circa 347.000 persone), secondo una recente indagine effettuata da AGIS, vi sia stato un solo caso di covid-19.
Alberto Jona – Direttore Artistico
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